Giardini Crudeli. Presentazione – Sabato 7 febbraio 2015

SABATO 7 FEBBRAIO 2015, ORE 17.30

Presentazione del libro

di
Angiolo Bandinelli
GIARDINI CRUDELI

saranno presenti
l’Autore
e Giulio Braccini (giornalista, saggista, traduttore)


Bandinelli cover con segni:Layout 1Giardini crudeli
 inquadra un mondo in apparenza statico, domestico: un paesaggio centroitaliano di villaggi antichi e superstrade infestanti, di vecchi contadini alienati e di terre curiali acquisite da professionisti borghesi che sfuggono alla routine cittadina col giardinaggio. Ma questa staticità è insidiata da una violenza segreta e perciò più minacciosa, che tocca la vita in ogni sua forma. All’inizio la coppia protagonista, tornata nella casa di campagna di cui cura con compiaciuta ossessività il giardino, si trova davanti a uno sfregio: l’uomo di un’altra coppia, alla quale aveva offerto ospitalità, ha potato orribilmente l’amato rosaio. Da qui in poi, si sgrana una serie di piccoli episodi di violazione: un furto infantile e assurdo, la lenta tortura di un topo da parte di un gatto, la competizione invidiosa degli improvvisati giardinieri che si sfidano spiandosi dai recinti. E sotto, a fare da primaria allegoria al resto, soprattutto la volontà maligna e misteriosa di una natura che si ribella ai progetti umani: piante dalla crescita abnorme, burrasche che annullano in un solo pomeriggio secoli di civiltà… In questo clima cupo, si levano le voci di due coniugi impegnati in dispute calme, apparentemente accademiche, e tuttavia anche sottilmente inquietanti e sinistre, dato che a poco a poco mettono a nudo la “tara oscura” sulla quale si regge ogni convivenza. Tutto, nel mondo in apparenza quieto dei Giardini, è minato da un istinto brutale, sopraffattorio: ed è lo stesso male che Bandinelli, ossessionato come il vecchio Croce dagli aspetti crudi e non razionalizzabili della Vita, ha chiamato in una sua poesia il “verde orrore”.

Angiolo Bandinelli  è uno scrittore e politico italiano, già deputato della repubblica. Poeta e traduttore, fin dalla giovinezza si è diviso fra l’amore per la letteratura e la passione per il giornalismo e la politica. Neanche maggiorenne ha fatto parte della resistenza e si è iscritto giovanissimo al Partito d’Azione e, pochi anni dopo, al Partito Radicale, di cui è stato uno dei primissimi aderenti e per il quale ha poi svolto le funzioni di segretario, fra il 1969 ed il 1972; ha anche ricoperto l’incarico di tesoriere per un quinquennio. Ha collaborato con  Il Mondo. Dall’inizio degli anni ’60 in poi ha promosso, animato e diretto molte pubblicazioni del partito (“Agenzia Radicale”, La Prova Radicale e Notizie Radicali su tutte). Nel 1979 è stato eletto consigliere comunale a Roma, facendo scalpore per una disobbedienza civile, durante la quale si è spinto fino ad offrire una sigaretta di marijuana all’allora sindaco della città capitolina, Petroselli. Traduttore di Eliot, Coleridge, Stevenson, autore di saggi, poesie ed articoli relativi alla teoria ed alla storia del partito, ha poi raccolto molti dei suoi contributi nel libro Il radicale impunito. Negli ultimi anni è stato ospitato spesso come editorialista ed opinionista su numerosi quotidiani e periodici, fra cui Il  oglioL’AvantiL’Opinione ed Il Riformista; molti di questi interventi sono stati pubblicati in un altro volume (Opinioni per un anno, a cura di Gualtiero Vecellio).

Giulio Braccini si autodefinisce un “free-lance della letteratura”. E’ saggista, giornalista, traduttore, editor, archivista.

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