Uno scrittore in guerra – Vasilij Grossman
“Le SS cominciavano ad annoiarsi a Treblinka. La processione di quelle persone spacciate, spedite alle camere a gas, aveva cessato di eccitarli. Si era trasformata in routine. Quando l’operazione di incenerimento dei corpi ebbe inizio, le SS cominciarono a passare ore e ore davanti ai forni, quel nuovo spettacolo li divertiva. L’esperto giunto dalla Germania andava avanti e indietro tra i forni da mane a sera, immancabilmente entusiasta e ciarliero. La gente afferma di non averlo mai visto non dico accigliato, ma neppure serio, il sorriso non abbandonava mai il suo volto. Quando i cadaveri cadevano sopra le graticole, diceva di loro: “Innocente, un altro innocente…” Era la sua frase preferita.
Talvolta le SS organizzavano una sorta di picnic nei pressi dei forni: si sedevano sottovento, bevevano vino, mangiavano e fissavano le fiamme.”
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